RISPOSTA ALLE INCOMMENTABILI NOTE DEL SINDACO DI GIFFONE

Egregio collega,
dopo aver ricevuto la Sua sconcertante nota del 31 marzo ultimo scorso, da Lei immediatamente inoltrata a tutti i mezzi di informazione, ho molto riflettuto sulla opportunità di rispondere “a tono” ad una così sguaiata violazione del galateo istituzionale e dei doveri di lealtà e collaborazione che dovrebbero caratterizzare i rapporti tra i primi cittadini di due comuni confinanti, tra l’altro entrambi membri dell’associazione Città della Piana.
E ciò non solo per la pantomima della raccolta di firme in calce ad un documento da Lei stesso predisposto e poi fatto passare come spontanea iniziativa dei cittadini interessati, ma soprattutto per il fatto che certi eccessi e certe cadute di stile si addicono ai comizi della campagna elettorale e non ai rapporti con una amministrazione omologa.
E proprio perché so che i problemi (che certamente esistono) non si risolvono con le polemiche sui giornali ma sedendosi attorno ad un tavolo per ricercare, con serietà e competenza, le soluzioni più idonee, ho preferito non cadere nella Sua provocazione, riservandomi di affrontare con Lei le questioni relative alla viabilità rurale delle contrade del mio Comune in cui vivono ed operano cittadini residenti a Giffone quando l’eco della sua improvvida iniziativa – che ha creato un comprensibile malumore all’interno della mia compagine amministrativa – fosse scemato.
Ma evidentemente i Suoi obiettivi sono altri, visto che a distanza di poco tempo ha pensato addirittura di “raddoppiare”, rinnovando le Sue cervellotiche accuse nei confronti del mio Comune con un’altra missiva, sempre inoltrata alla stampa e ad una lunga seria di autorità ed uffici regionali e sub regionali, in cui si permette il lusso di parlare di “assordante e inspiegabile silenzio” da parte del Comune di Galatro e, addirittura, di definire “miseri” gli interventi manutentivi da noi recentemente effettuati in alcune Contrade, arrivando – senza alcun pudore – ad affermare che tali interventi costituirebbero una “offesa alla gente che quotidianamente si reca nelle campagne per la conduzione dei fondi”.
Dulcis in fundo, ormai in preda ad un delirio di onnipotenza, Lei si è anche arrogato il diritto di intromettersi nelle scelte discrezionali del Comune di Galatro, stabilendo per quali finalità dovrebbero essere impegnate le risorse a noi destinate dalla Legge 160/2019, (che tra l’altro Lei ha volutamente esagerato, visto che solo per il 2021 ammontano a 100.000,00€ mentre per gli anni successivi si riducono ad € 50.000,00) come se per il Comune di Galatro, che vanta di un territorio di 52 Kmq, esistessero solo i problemi delle contrade rurali da Lei citate.
Se dovessi lasciarmi andare all’istinto immediato, Le dovrei rispondere come il grande Totò nella scena più famosa del film “I due Marescialli”. Però preferisco non scendere al Suo livello.
Tenterò, invece, di affrontare – comunque e per quanto possibile – il merito delle questioni da Lei sollevate con modalità così censurabili.
In particolare, mi preme evidenziare che quanto da Lei sostenuto a proposito della possibilità di immediata riattivazione del vecchio tracciato della strada che collega il centro abitato di Galatro alla Contrada Cubasina è privo di qualunque aderenza alla realtà.
Difatti, come ha potuto riscontrare il Suo Vice Sindaco nel corso del sopralluogo effettuato insieme a me ad al Responsabile dell’Area Tecnica del Comune di Galatro (al quale era stato anche invitato il Tecnico del Comune di Giffone), l’antico tratturo è così scosceso e presenta livelli di pendenza tali da non poter essere utilmente ripristinato senza la realizzazione di imponenti opere murarie di contenimento del terreno e di regimentazione delle acque meteoriche, opere assolutamente indispensabili a prevenire il rischio di frane, smottamenti e alluvioni che da sempre caratterizzano quella zona.
E credo non serva una laurea in ingegneria per rendersi conto dell’enorme impegno finanziario (da commisurarsi in milioni di euro) che sarebbe necessario assumere per realizzare una siffatta opera nel rispetto delle attuali normative tecniche. E’ inutile precisare che il Comune di Galatro non dispone di risorse sufficienti a far fronte ad un così ingente investimento e, pur avendolo più volte sollecitato, non ha mai ottenuto un apposito finanziamento dalla Regione Calabria. Proprio per tale ragione, allo scopo di non privare i pochi proprietari interessati di una sicura strada di accesso ai propri fondi che consenta anche di raggiungere i ruderi del Convento Sant’Elia, il Comune di Galatro sta valutando la realizzazione di un percorso alternativo, meno scosceso e, quindi, meno costoso.
Sono questi inoppugnabili argomenti tecnici (da Lei peraltro ampiamente conosciuti ancorché volutamente ignorati) che sino ad oggi hanno reso impossibile la risoluzione della problematica oggetto delle Sue polemiche. Fermo restando che, ove davvero avesse interesse a facilitare l’accesso dei Suoi concittadini alle contrade in questione, si preoccuperebbe di garantire la transitabilità delle strade che attraversano il territorio del Suo Comune che, per quanto mi risulta, versano in condizioni pessime.
Infine, in merito alla inclusione dei terreni del Comune di Galatro e di Giffone nel piano di irrigazione delle acque della Diga sul Metramo, prendo favorevolmente atto dell’incontro da Lei avuto con il Presidente del Consorzio di Bonifica Tirreno Reggino. In proposito mi sento di rassicurarLa sul fatto che non sarà certamente il Comune di Galatro ad osteggiare tale iniziativa, fermo restando che, come certamente a Sua conoscenza, da anni mi sto personalmente impegnando per cercare di sollecitare la Regione Calabria, unico ente competente a decidere circa l’uso delle acque della Diga, a voler finalmente adottare le proprie determinazioni al riguardo.
Distinti saluti.
Carmelo Panetta – Sindaco