VERITA’ E BUGIE SULLE TERME

Per spazzare via le versioni di comodo portate avanti da chi ha interesse ad usurpare le Terme ai galatresi o a fare bassa speculazione politica, in maniera semplice e chiara, sotto forma di domanda e risposta, vi forniamo tutti i necessari chiarimenti sul delicato argomento del rapporto tra il Comune e la Terme Service.

 

1) VERO O FALSO CHE LA CONCESSIONE DI AFFIDAMENTO DELLE TERME SCADE IL 31 DICEMBRE 2016

Vero. La concessione amministrativa di affidamento delle Terme scade al termine dell’attuale stagione termale e, dunque, entro il 31 dicembre 2016.

La convenzione stipulata nel 2001 tra l’amministrazione Cuppari e la società di gestione appositamente costituita da Villaggio Smedile e Sayonara srl , denominata Terme Service srl, prevedeva per quest’ultima la possibilità di chiedere una proroga entro il 31.12.2014 ed a determinate condizioni, ma tale richiesta non è stata mai avanzata al Comune.

Quanto alle affermazioni circa una diversa scadenza (2018, 2032) contenute in alcuni manifesti, si tratta di vere e proprie fesserie.

Infatti, nel primo caso, non basta la presenza di un albergo tra i beni affidati per trasformare una concessione amministrativa di beni (struttura termale, albergo e accessori), servizi (il servizio termale prima gestito direttamente in economia dal comune) e lavori (le opere di completamento previste in contratto a scomputo dei primi 10 anni di canone) in un contratto di locazione alberghiera (che ha una durata di 9 anni prorogabili sino a 18). E sfidiamo chiunque a dimostrare il contrario.

Nel secondo caso, non occorre essere giuristi per rendersi conto la convenzione con la Regione per l’espletamento del servizio termale può durare fin tanto che il suo titolare ha la disponibilità di uno stabilimento termale. Se tale disponibilità non c’è più (perché ad es. la concessione di affidamento è scaduta), anche la convenzione con la Regione decade.

Se, quindi, la Terme Service ha l’intenzione di impiantare un contenzioso su queste basi, sperando magari in una controparte arrendevole che le consenta – allungando opportunamente i tempi del giudizio – di mantenere la detenzione del complesso termale per qualche altro anno, può mettersi l’anima in pace.

Con noi questo non succederà, perché già dal 2 gennaio avvieremo la procedura d’urgenza per il rilascio immediato delle Terme che, viste le premesse, sarà definita nell’arco di qualche settimana, dopo di che si procederà allo sgombero con l’ufficiale giudiziario e, se necessario, con la forza pubblica.

Ciò significa che la prossima stagione termale sarà la prima della nuova gestione comunale.

 

2) VERO O FALSO CHE CON L’ACQUISTO DEL 50% DELLE QUOTE DELLA TERME SERVICE SRL (GIA’ DI PROPRIETA’ DELLA SOCIETA’ SAYONARA), LA PROTHER FARMA SRL (DI PROPRIETA’ TRIMARCHI) HA COSTITUITO UNA NUOVA COMPAGINE SOCIETARIA PER LA GESTIONE DELLE TERME?

Falso. Come tutti sanno, una società non si trasforma in caso di trasferimento delle quote sociali. Ciò significa che possono anche cambiare tutti i soci ma la società rimane immutata. Per questo, dal 2001 ad oggi la concessione di affidamento delle terme è rimasta sempre in capo alla Terme Service s.r.l. in virtù dell’unico contratto stipulato dal Comune.

 

3) VERO O FALSO CHE IL COMUNE DI GALATRO HA CHIESTO ALLA TERME SERVICE SRL LA PRESENTAZIONE DI NUOVE FIDEJUSSIONI?

Vero. La richiesta di nuove fidejussioni è stata resa necessaria dalla scoperta del fatto che quelle presentate dalla Terme Service s.r.l. erano state rilasciate da società fallite e/o non autorizzate dalla Banca d’Italia.

 

4) VERO O FALSO CHE LE TERME HANNO GIACIUTO PER TRE ANNI PRESSO IL TRIBUNALE FALLIMENTARE DI VIBO VALENTIA?

Falso. La Terme Service srl non è mai fallita. E’ invece fallita la Sayonara srl, socia al 50% della Terme Service. In questo caso, dato che nel contratto predisposto dall’Amministrazione Cuppari non era stata inserita la clausola di decadenza della concessione in caso di fallimento di uno dei soci e la legge non prevede questa possibilità, il Comune non ha potuto revocare l’affidamento.

 

5) VERO O FALSO CHE LA TERME SERVICE HA SUBITO UNA INTERDITTIVA ANTIMAFIA?

Vero. Tuttavia la Prefettura di Vibo Valentia non ha mai comunicato tale provvedimento al Comune di Galatro che lo ha appreso, peraltro in via informale, solo quando l’interdittiva era stata annullata dai giudici amministrativi.

 

6) VERO O FALSO CHE CON 8000 EURO SI SAREBBE POTUTO “RIPORTARE” IL 50% DELLE QUOTE DELLA SOCIETA’ DI GESTIONE DELLE TERME AL COMUNE?

Falso. Non era possibile “riportare” le quote di proprietà della Terme Service al Comune perché il Comune non le ha mai avute. E la ragione è semplicissima: il Comune non può essere al tempo stesso concedente e concessionario.

Anche in questo caso, pure chi non mastica di legge capisce che si tratta di posizioni inconciliabili: se fosse successo, il Comune avrebbe dovuto pagare a sé stesso il 50% del canone e accollarsi il 50% dei debiti della società concessionaria (che secondo quanto scritto su qualche manifesto erano molto elevati), pagando il tutto con i soldi dei cittadini di Galatro.

Un vero e proprio sperpero di denaro per il quale saremmo stati chiamati a rispondere innanzi alla Corte dei Conti se non anche in sede penale.

E di certo questo non avrebbe riportato le Terme al Comune, visto che in ogni caso sarebbe stata la Terme Service gestirle in base alla originaria concessione.

 

7) VERO O FALSO CHE CON LA COSTITUZIONE DELLA FONDAZIONE LA GESTIONE DELLE TERME RIMARRA’ IN CAPO AL COMUNE E NON PASSERA’ IN MANI PRIVATE.

Vero. Con la Fondazione il Comune avrà il totale controllo sulla gestione delle Terme.

Infatti, tutte le decisioni più importanti (approvazione dei bilanci, modifiche dello statuto, nomina del revisore dei conti, acquisti, alienazioni, mutui, tariffe, ecc.) saranno adottate dal Consiglio Comunale.

Sempre all’amministrazione comunale competerà la nomina di 5 membri su 7 del Consiglio di Amministrazione e dell’intero Comitato di Indirizzo e Controllo (al cui interno sarà presente anche un membro della minoranza), che saranno gli organi operativi della fondazione.

E’ vero che lo Statuto prevede la possibilità per istituzioni, enti, cittadini ed imprese di entrare a far parte della Fondazione (anche attraverso un semplice contributo di lavoro volontario), con diritto alla elezione di 2 membri del Consiglio di Amministrazione ma, contrariamente a quanto qualcuno va dicendo, questo non determinerà alcun rischio di privatizzazione delle Terme.

Ribadito, infatti, che il controllo totale su ogni atto gestionale rimane affidato al Comune, si deve tenere presente che la Fondazione, per legge, è un ente senza scopo di lucro e quindi gli utili non saranno attribuiti agli associati (pubblici o privati che siano) ma dovranno essere reinvestiti per il miglioramento delle Terme, per l’incremento dei posti di lavoro e la formazione del personale nonché per attività sociali e di interesse pubblico.

Galatro, lì 23 maggio 2016.

Il Coordinamento Tromba